Candele profumate: quali i rischi per la salute e come sceglierle | Altroconsumo

2022-12-02 20:15:41 By : Ms. Kaibo Kaibo

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Le candele profumate sono un elemento di arredo che permette di creare un’atmosfera rilassante, confortevole e accogliente. Tuttavia, dietro alle fragranze piacevoli che emanano possono nascondersi alcune componenti dannose e inquinanti. Scopriamo insieme quali sono i possibili rischi per la nostra salute e come scegliere le candele profumate migliori.

Creano un’atmosfera speciale tra le mura domestiche. La loro luce soffusa è sinonimo di relax e rilassamento. Ce ne sono di tutti i tipi e fragranze. Eppure, con le candele profumate bisognerebbe fare attenzione. È vero che possono far male alla salute? In alcuni casi, sì. Respirare le sostanze che si liberano con la loro combustione può essere dannoso, soprattutto per chi soffre di allergie, ma non solo. Tutto dipende dal materiale in cui sono fatte le candele profumate con sostanze che, quando vengono bruciate, diventano tossiche per il nostro organismo. Vediamo i motivi per cui le candele profumate possono fare male alla salute, come scegliere ed usare le candele in sicurezza.

Decorare la casa e gli ambienti con candele profumate è diventata una tendenza sempre più diffusa nel corso degli ultimi anni. In commercio si trovano candele profumate di ogni tipo, con colori e dimensioni differenti. Ma le candele profumate fanno davvero male alla salute? A molti può essere capitato di avvertire un leggero mal di testa o un senso di malessere quando si trovano nelle vicinanze di candele profumate accese. Come mai? In effetti, alcune candele e deodoranti per ambienti peggiorano (non poco) la qualità dell’aria che respiriamo e possono essere una delle principali fonti di inquinamento indoor per quanto riguarda polveri sottili, formaldeide, allergeni e benzene.

Come scegliere, allora, le candele profumate che non fanno male alla salute? La differenza sostanziale è la loro composizione, ovvero il materiale con cui sono realizzate. Le candele possono essere fatte con diversi tipi di cera naturale (d’api o vegetale a base di cocco, soia…) o di paraffina (derivato del petrolio). La prima regola per scegliere le candele profumate, dunque, è controllare bene le etichette per conoscere il materiale di cui sono fatte.

Meglio optare per le candele realizzate con materiali naturali, come la cera d’api, la cera di soia o altri prodotti vegetali. Sono ecologiche, bruciano in modo pulito, emanano una piacevole fragranza e producono poca fuliggine.

Alcune candele, invece, sono potenzialmente peggiori di altre. Parliamo di quelle fatte con la paraffina, un derivato del petrolio, costituito principalmente da idrocarburi saturi, che se non ben lavorati possono contenere residui cancerogeni come gli idrocarburi policiclici aromatici. Il loro prezzo è molto economico ma quando viene bruciata, la paraffina di scarsa qualità può rilasciare sostanze pericolose, irritanti, nocive e, in alcuni casi, cancerogene. Può rilasciare nell’aria alcune sostanze organiche volatili (come benzene, toluene, formaldeide e zolfo) che, se inalate, sono dannose e nocive per l’organismo, possono irritare occhi, naso, gola e pelle, rappresentando un problema in più per le persone affette da allergie o malattie respiratorie.

Occorre sottolineare che gli effetti negativi legati alla combustione di incensi e candele profumate sono correlati a un loro uso eccessivo. In generale, un uso moderato in ambienti ben aerati non comporta grandi rischi. Meglio, comunque, usarle in stanze ben arieggiate e privilegiare quelle in cera vegetale.

Come abbiamo visto, le candele di soia o di cera d’api sono una scelta migliore per la salute rispetto alle candele profumate realizzate in paraffina. Ci sono, però, altri elementi da valutare per un acquisto consapevole.

Per esempio, lo stoppino. Candele di elevata qualità hanno uno stoppino in fibra tessile cotone al 100% oppure in altri materiali come lino e sono poi imbevuti di cera o di paraffina. Meglio evitare candele profumate con stoppino con anima metallica, in passato veniva impiegato il piombo, ma il rischio di intossicazione dovuto all'impiego di questo metallo ha fatto preferire altre soluzioni, come lo zinco. Meglio preferire una candela con stoppino in fibra tessile priva di altri materiali che possono sprigionare sostanze tossiche. Come riconoscerlo? Basta incidere leggermente con l’unghia la parte superiore dello stoppino. Se vedi che al suo interno sono presenti fili di altro materiale, evita di comprare il prodotto.

Le candele inoltre, producono anche fuliggine, un particolato che potrebbe irritare i polmoni e le vie respiratorie. Al momento dell’acquisto, controlla sempre le avvertenze riportate sull’etichetta riguardo alle emissioni delle candele e i loro effetti sulla salute.

Da un test realizzato qualche anno fa da Altroconsumo su tre tipi di candele profumate di marca è emerso che, rispetto ai diffusori per ambienti, le candele profumate rilasciano più polveri fini (PM 2,5) e formaldeide, meno composti organici volatili e allergeni. Tra queste, le polveri sottili, legate proprio al processo di combustione che immette nell’aria un particolato dannoso per le vie respiratorie, in grado di aggredire in profondità i polmoni e i tessuti.

Come abbiamo visto, è importante scegliere candele profumate di ottima qualità, facendo molta attenzione a quanto riportato sull’etichetta. Una valida alternativa è realizzare una candela profumata in casa.

Come preparare una candela profumata fai te? Ecco alcuni semplici passaggi.

Capita, a volte, che le candele profumate non profumino. Come mai? Può essere legato a un prodotto di scarsa qualità: le essenze o gli oli profumati sono presenti in minima quantità, quindi il profumo si sente solo nelle vicinanze delle candela o in fase di combustione.

Un altro motivo è legato allo stoppino. Se troppo lungo, non scalda la cera abbastanza da permettere l’emanazione del profumo.

Può capitare che la cera delle candele profumate cada accidentalmente su tessuti, pavimenti o superfici in legno. Come rimuoverla?

Ecco una serie di trucchi per eliminare la cera delle candele.

Per prima cosa rimuovere l’eccesso di cera con un coltello a lama liscia o con la parte laterale di un cucchiaio (se il tessuto non è particolarmente delicato). 

Metti il tessuto tra due strati di carta assorbente e passa il ferro tiepido per rimuovere la cera.

Un trucco è quello di usare una spazzola per bucato o una spazzola per le unghie imbevuta di alcool per rimuovere cera dalle fibre (solo per tessuti resistenti).

In alternativa (facendo attenzione ai tessuti delicati e a che la cera non passi dalla macchia al tessuto), fai bollire dell’acqua in un pentolino, spegni il fuoco e immergi il tessuto con la cera. Lascialo in ammollo 10-15 minuti. Tratta eventuali tracce residue e macchie grasse con uno smacchiatore o sgrassatore poi procedi con il normale lavaggio in lavatrice. Evita questo metodo con tessuti particolarmente delicati.

Per prima cosa rimuovere l’eccesso di cera con un coltello a lama liscia o con la parte laterale di un cucchiaio (se il tessuto non è particolarmente delicato). 

Metti il tessuto tra due strati di carta assorbente e passa il ferro tiepido per rimuovere la cera.

Un trucco è quello di usare una spazzola per bucato o una spazzola per le unghie imbevuta di alcool per rimuovere cera dalle fibre (solo per tessuti resistenti).

In alternativa (facendo attenzione ai tessuti delicati e a che la cera non passi dalla macchia al tessuto), fai bollire dell’acqua in un pentolino, spegni il fuoco e immergi il tessuto con la cera. Lascialo in ammollo 10-15 minuti. Tratta eventuali tracce residue e macchie grasse con uno smacchiatore o sgrassatore poi procedi con il normale lavaggio in lavatrice. Evita questo metodo con tessuti particolarmente delicati.

Se oltre alla cera devi anche trattare e rimuovere vari tipi di macchie come vino, cioccolato, ruggine o olio scopri qui come fare oppure utilizza uno smacchiatore o uno sgrassatore.

Come abbiamo visto, meglio dedicare un po’ di tempo alla scelta delle candele profumate.

Non è detto che una candela di qualità debba avere un prezzo superiore, ma certamente occorre prestare attenzione ai prodotti che costano molto poco, la cui marca o venditore non siano chiaramente identificabili.

Il potenziale effetto nocivo delle candele profumate è chiaramente amplificato se usate in ambienti non ventilati o per periodi prolungati. Meglio usarle solo occasionalmente e per periodi brevi. In questo modo si riducono al minimo eventuali effetti negativi. Il consiglio è quello di accenderle in stanze ben ventilate, per scongiurare attacchi di asma o fastidi all’organismo. Per tutti, vale il consiglio di arieggiare nuovamente bene la stanza, aprendo le finestre, una volta spenta la candela.

Leggi sempre le istruzioni e le avvertenze riportate in etichetta: contengono validi consigli per l’utilizzo. Una volta accese non lasciare mai le candele incustodite, spegnile quando lasci la stanza, quando esci di casa e sempre quando vai a dormire.  utilizzate sempre un portacandele per garantire stabilità e per evitare danni alle superfici.

Posizionare le candele su supeficie stabile e lontano da materiale infiammabile come tende, imbottiti, tessuti, fiori secchi e decorazioni in genere. Non esporre le candele accese a correnti d’aria che possono alimentare eccessivamente la fiamma.

Evita che bambini o animali possano venirne a contatto.

Dove buttare le candele profumate una volta terminate? Le candele di cera vanno nella raccolta indifferenziata. I contenitori, seppure in materiali potenzialmente riciclabili come vetro o alluminio, non sono propriamente imballaggi e spesso contengono consistenti residui di cera, quindi vanno buttati anche loro nella raccolta indifferenziata.

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