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2022-12-02 20:26:37 By : Ms. Linda Lee

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Inutile dire che la memorizzazione di questi dati non è un compito facile e va ben oltre l'ambito dei dispositivi di archiviazione disponibili come dischi rigidi e dischi magnetici. La memoria del futuro dovrà tenere conto dei volumi enormi, e anche delle necessità di resilienza adeguate, per evitare la perdita di così tanti dati.

Motivati da questa indubbia necessità mondiale, gli scienziati stanno ora esplorando materiali alternativi per la realizzazione di dispositivi di archiviazione. E uno dei materiali più promettenti che stanno guardando è il vetro, o per essere più precisi una lastra di vetro spessa 2 mm che ha all'incirca le dimensioni di un post-it.

Questo concept era rimasto per lo più confinato alla pura teoria fino a quando Microsoft, come parte del suo Progetto Silica, ha scritto e recuperato il film Superman (1978) su un singolo piccolo pezzo di vetro. Un film simbolico, ovviamente, perchè si raccontava di come le memorie potessero essere conservate nei cristalli. Questo metodo può essere utilizzato per archiviare fino a 360 terabyte di dati su un disco delle dimensioni di un DVD, ed è l'embrione della memoria del futuro.

Microsoft non è sola in questa ricerca. Anche Seagate sta lavorando all'utilizzo del vetro per l'archiviazione dei dati ottici. "La sfida è sviluppare sistemi in grado di leggere e scrivere con un throughput ragionevole", ha dichiarato John Morris, Chief Technology Officer di Seagate.

Al momento, la sfida non è solo quella di rendere più fattibile il processo di scrittura, ma anche di semplificare il processo di scrittura.

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